Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo.— Dino Campana
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo.
Venne la notte e fu compita la conquista dell'ancella. Il suo corpo ambrato la sua bocca vorace i suoi ispidi neri capelli a tratti rivelazione dei suoi occhi atterriti di voluttà intricarono una fantastica vicenda.
Alcuni credono di dare il senso della loro profondità coll'estensione del loro lazzaronismo.
Ad amare una ragazza bella tutti sono capaci.
Quando un solo italiano, ragazzo s'intende, penserà di sputare sulla tomba di Machiavelli?
Nessuna tenebra dura per sempre. E anche nell'oscurità c'è sempre qualche stella.
Chi non ha luce in viso, mai potrà essere stella.
Guardare alle stelle mi fa sempre sognare, semplicemente come quando sogno sui punti neri che rappresentano le città e i villaggi in una mappa. Perché, mi chiedo, i puntini luccicanti del cielo non dovrebbero essere accessibili quanto i puntini neri sulla carta della Francia?
Non si lasciano sole le grandi stelle! È per questo che sono stelle.
L'uomo può dominare le stelle.
Non credevo che le stelle cadessero il 10 di Agosto finché una m'ha colpito.
I sogni sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là.
Sopportai il dolore concentrandomi che alla fine sarei stato 5 cm più vicino alle stelle.
Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante.
Nessuno guarda a cosa c'è davanti ai suoi piedi: tutti guardano alle stelle.