Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle.
In questa epoca, tanti sono così ansiosi di educare il prossimo, che non hanno tempo per educare se stessi.
Le differenze che ci distinguono l'uno dall'altro sono questioni superficiali: gli abiti, l'educazione, il tono della voce, le opinioni religiose, l'apparenza personale, gli usi, e altre cose simili.
La critica, tanto nella più alta che nella più bassa sua espressione, non è che una forma di autobiografia.
Tutta l'arte è completamente inutile.
Nella vita non c'è in realtà nessuna cosa piccola o grande. Tutte le cose hanno uguale valore e uguale dimensione.
Le cose sono unite da legami invisibili. Non puoi cogliere un fiore senza turbare una stella.
La vedi la luna? La prenderei per farne un diadema per te. Le vedi le stelle? Le prenderei per farne orecchini per te. Li vedi i pianeti? Li prenderei per farne collane a te. Allora, me la dai o devo distruggere l'universo?
Così è la notte, una folla di madri illuminate, che si chiamano stelle.
Dalle stelle veniamo e alle stelle andiamo. La vita è solo un viaggio all'estero.
Amici miei, o gli astri sono grandi geometri, o sono stati disposti da un eterno geometra.
Le stelle, una delle cose riuscite di più.
Chi è nel fango tende a guardare le stelle.
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo.
Le cose sono unite da legami invisibili: non si può cogliere un fiore senza turbare una stella.
Quando sento il bisogno di religione, esco di notte a dipingere le stelle.
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