La morte è l'assentarsi dell'eterno.— Emanuele Severino
La morte è l'assentarsi dell'eterno.
La filosofia moderna è comprensione dello spirito.
Filo-sofia significa, alla lettera, "cura per ciò che è luminoso"; e la verità è per essenza ciò che si mantiene nella luce.
La grande filosofia degli inizi non appare sul fondamento del tragico, ma è la grande tragedia attica ad apparire sul fondamento dello spazio aperto dalla testimonianza del senso ontologico del divenire.
Il capitalismo nasce quando non è più lo scambio di merci a servirsi del denaro, ma il denaro a servirsi della merce, quando cioè l'incremento del denaro in quanto profitto privato è lo scopo della produzione di merci.
La filosofia va necessariamente verso il proprio tramonto, cioè verso la scienza, che tuttavia è il modo in cui oggi la filosofia vive. Tutti possono vedere che la filosofia, su scala mondiale, declina nel sapere scientifico.
La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro.
Chi vive nella libertà ha un buon motivo per vivere, combattere e morire.
Per uno che viene sepolto vivo ce ne sono cento altri che penzolano sulla terra, pur essendo morti.
Non morirei mai per le mie opinioni: potrei avere torto.
La morte è dolce a chi la vita è amara.
Vivere non è poi una gran cosa: tutti i tuoi servi, tutte le bestie vivono: l'importante è morire con dignità, saggezza e coraggio.
La morte che tanto temiamo e rifiutiamo interrompe la vita, non la elimina.
La morte è così poco temibile che proprio per merito suo non dobbiamo temere nulla.
Si può sopravvivere a tutto al giorno d'oggi tranne che alla morte, e si può far dimenticare ogni cosa eccetto una buona reputazione.
Ci sono delle stelle morte che splendono ancora perché il loro bagliore è catturato dalla trappola del tempo.