Il mio primo film era così brutto, che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.— Woody Allen
Il mio primo film era così brutto, che in sette stati americani aveva sostituito la pena di morte.
Chi è malvagio nel profondo del cuore, probabilmente la sa lunga.
Avevo un buon rapporto, direi, con i miei genitori. Di rado mi picchiavano. Anzi, credo che mi picchiarono, in effetti, una unica volta, durante l'infanzia. Loro cominciarono a picchiarmi di santa ragione il 23 dicembre del 1942 e smisero, non ricordo l'ora, a primavera inoltrata del '44.
Il giorno del Giudizio Universale, quando una voce ordinerà "Tutti in piedi", riuscirò a trovare le mie pantofole?
Il pettegolezzo è come fumare sigarette e mangiare würstel: piacevole ma poco salutare.
Mio padre aveva lavorato nella stessa azienda per dodici anni. Poi lo licenziarono per sostituirlo con un computer grosso così. Fa tutto ciò che faceva mio padre, ma meglio. La cosa più deprimente è che mia madre ha abbandonato la casa e ne ha comprato uno.
La morte è l'assentarsi dell'eterno.
La morte è per tutti, la vita per pochi.
Non è vero che la morte ci giunge come un'esperienza in cui siamo tutti novellini, come dice Montaigne. Tutti prima di nascere eravamo morti.
Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio.
Ammazzare il tempo nell'attesa che il tempo ci ammazzi.
Come il sole la nebbia, così il pensier della morte fuga e discioglie ogni cupidigia, ogn'invidia, ogni odio.
Spesso fa più male la paura di morire che la morte.
Ogni mattina e ogni sera dovremmo continuamente pensare alla morte, sentendoci già morti da sempre; in tal modo, saremo liberi di muoverci in ogni situazione.
Dal mio corpo in putrefazione cresceranno dei fiori, e io sarò dentro di loro: questa è l'eternità.
La morte rende preziosi e patetici gli uomini. Questi commuovono per la loro condizione di fantasmi; ogni atto che compiono può esser l'ultimo; non c'è volto che non sia sul punto di cancellarsi come il volto d'un sogno.