Niente rende modesti, neppure la vista di un cadavere.
Il vero contatto fra gli esseri si stabilisce solo con la presenza muta, con l'apparente non-comunicazione, con lo scambio misterioso e senza parole che assomiglia alla preghiera interiore.
In un mondo senza malinconia gli usignoli si metterebbero a ruttare.
Le notti in cui abbiamo dormito è come se non fossero mai esistite. Restano nella memoria solo quelle in cui non abbiamo chiuso occhio: notte vuol dire notte insonne.
Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che cercano il senso della vita senza trovarlo e quelli che l'hanno trovato senza cercarlo.
Abbiamo perduto l'arte di suicidarci a sangue freddo.
La modestia è, per definizione, l'unico sentimento che cessa di esistere nel momento in cui si comincia a evocarlo.
Guardati dalle persone modeste: non immagini con quale commosso orgoglio coltivano le loro debolezze.
Nelle persone di capacità limitate la modestia è semplice onestà, ma in chi possiede un grande talento è ipocrisia.
Io penso una cosa. Io penso che la gente mi ama perché, in fondo, nonostante tutto questo successo che mi è capitato, io penso di essere rimasto il ragazzo di sempre. Io, vedete, lo dico con modestia, Io penso di essere il miglior cantante degli ultimi 150 anni. E questo la gente lo avverte.
Come una puttana che arrossisce talvolta passerà per donna virtuosa, così comportandosi modestamente un pazzo passerà per uomo savio.
La modestia sta al merito come le ombre stanno alle figure in un quadro: gli dà forza e risalto.
La modestia è considerata una virtù, ma io, per parte mia, dubito che, nelle sue espressioni estreme, essa meriti d'essere considerata tale.
La modestia è l'arte di far dire da altri tutto il bene che pensiamo di noi stessi.
Essere modesto è spesso più facile a chi abbia fatto qualcosa che a chi non abbia fatto mai nulla.
Una grande modestia spesso nasconde un grande merito.