La vera vertigine è l'assenza di follia.— Emil Cioran
La vera vertigine è l'assenza di follia.
La morte è uno stato di perfezione, il solo alla portata di un mortale.
Il pessimista deve inventarsi ogni giorno nuove ragioni di esistere: è una vittima del "senso" della vita.
Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che cercano il senso della vita senza trovarlo e quelli che l'hanno trovato senza cercarlo.
Tutto è; niente è. L'una e l'altra formula arrecano uguale serenità. L'ansioso, per sua disgrazia, rimane a mezza strada, tremebondo e perplesso, sempre alla mercé di una sfumatura, incapace di insediarsi nella sicurezza dell'essere o dell'assenza di essere.
La scrittura è una delle poche attività umane prive di follia.
Distacchiamoci dal mondo in cui tutto è follia e vanità.
A volte la fatica cancella tutto e non concede la possibilità di capire che l'unico modo valido di seguire la ragione è abbandonarsi a una corsa sfrenata sul cammino della follia.
Siamo costretti, per rendere la realtà sopportabile, a coltivare in noi qualche piccola follia.
Il mondo intero stava scontando la sua follia.
Dare un significato alla vita può sortire follia, ma la vita senza significato è la tortura dell'irrequietezza e del desiderio vago - è una nave che anela il mare eppure lo teme.
Ogni essere umano deve mantenere viva dentro di sé la sacra fiamma della follia. E deve comportarsi come una persona normale.
Solo la Follia è capace di prolungare la giovinezza, altrimenti fuggevolissima, e di tenere lontana la molesta vecchiaia.
C'è della follia nell'arte e magari anche nei miei lavori. Certo, anche la parola follia è una parola usurata, limitata e perfino normalizzata.
Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai.