L'uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando.
L'osservazione del cielo deve iniziare a occhio nudo. E come tutte le cose importanti, richiede tempo e pazienza. Ma una volta identificata, potrete riconoscere la stessa costellazione in qualsiasi punto del cielo. Con il passare del tempo diverrà parte del paesaggio e dei vostri ricordi.
Divenire adulto significa imparare a vivere nel dubbio ed a sviluppare, attraverso le esperienze, la propria filosofia, la propria morale. Evitare il "prêt-à-penser".
La bellezza nasce degli occhi dell'uomo, ma lo sguardo dell'uomo nasce della natura.
Riconoscere le stelle è una questione di diletto, di divertimento. Il piacere di trasformare un mondo sconosciuto e monotono in un mondo meraviglioso e familiare. Bisogna prendere confidenza con il cielo, per "abitarci" e sentirsi come a casa propria.
In un mondo così incoerente, l'esistenza di Dio non sarebbe una cosa più folle della sua non esistenza.
Tutte le Chiese ti dicono che morirai e andrai in Paradiso ma la Bibbia dice che il dono di Dio è la vita su questa terra.
Qui c'è troppa puzza di dio!
Come fare di un popolo il padrone di se stesso, se non è sottomesso a Dio?
Dio non è morto, ciò che muore sono le forme sempre limitate che l'uomo dà a Dio.
L'impazienza di Dio nel pubblicare il mondo non finisce di sbalordirmi. Cose così si tengono nel cassetto per sempre.
Dio - di qualsiasi Dio si tratti - dovrà pur sempre aprire le sue braccia su di noi. Noi viviamo sempre su una linea, siamo sospesi sul ponte.
Se pensiamo che una volta si sapeva quali angeli trainassero i pianeti o quali divinità provocassero diluvi, si può dire che oggi Dio è stato relegato agli inizi dell'universo.
L'adozione acritica del "rivelato" e del mistero dell'autorità implicati dalla rivelazione rendono ancora più difficile, o forse persino impossibile, la conquista di quel diritto più esigente: tacere a proposito di Dio.
Il fatto che abbiamo l'idea di un Dio è solo una prova inadeguata della sua esistenza. Una prova più solida è che siamo in grado di dubitare di lui.
E chi vòl esser gran maestro è pazzo, che proprio è un uccel perde-giornata chi d'altro che di fotter ha sollazzo; e crepi nel palazzo ser cortigiano, e aspetti che 'l tal moia: ch'io per me penso sol trarmi la foia.
È pericoloso svegliare il leone, il dente della tigre è fatale, ma la cosa più spaventosa di tutte è l'uomo nella sua follia.
L'essere umano si concede il lusso della follia solo quando sussistono le condizioni.
Come la pazzia, in un certo senso elevato, è l'inizio di ogni sapienza, così la schizofrenia è l'inizio di tutte le arti, di ogni fantasia.
Se un uomo fosse tanto furbo da poter nascondere di essere pazzo, potrebbe far impazzire tutto il mondo.
Le idee migliori non vengono dalla ragione, ma da una lucida, visionaria follia.
Non ci sono più false pazzie di quelle che talvolta fanno i saggi.
La follia era il suo nemico e l'umorismo la sua arma.
Tutti noi possiamo piombare nel baratro della follia da un momento all'altro... Proprio per questo, non dobbiamo mai giudicare la pazzia degli altri...
Non esiste peggior pazzo di chi non nutre alcun dubbio sulle sue convinzioni.
Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita, perché a Londra si trova tutto ciò che la vita può offrire.
Molte sono le cose mirabili, ma nessuna è più mirabile dell'uomo.
Gratta la modestia del grande uomo, e verrà fuori la vanità della sciantosa.
L'uomo è un essere finito, un essere di orizzonti, avanza a tentoni verso l'avvenire sulla linea del tempo contato.
L'uomo non è la somma di quello che ha, ma la totalità di quello che non ha ancora, di quello che potrebbe avere.
È difficile essere uomini, difficile nello stesso tempo essere la terra e il sale della terra, la vita e il senso della vita.
Un uomo è insieme giudice e parte in causa della sua realtà, e si ignora nella misura stessa in cui si conosce.
La domanda è: l'uomo, come lo conosciamo noi, è intelligente perché ha un grosso cervello o ha un grosso cervello perché ha dovuto essere intelligente?
Gli uomini sono nati gli uni per gli altri: dunque, insegna loro o sopportali.
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