Il popolo deve combattere per la sua legge come per le mura della città.— Eraclito
Il popolo deve combattere per la sua legge come per le mura della città.
Perché in una sola cosa consiste la sapienza, nell'intendere la ragione, che governa tutto il mondo dappertutto.
Difficile è la lotta contro il desiderio, perché ciò che esso vuole lo compera a prezzo dell'anima.
L'uomo stolto ama stupirsi ad ogni parola.
Il retto pensiero è la massima virtù e la saggezza è dire e far cose vere ascoltando e seguendo l'intima natura delle cose.
Se la felicità fosse nei piaceri del corpo, diremmo felici i buoi, quando trovano veccie da mangiare.
La legge è il consenso di tutti scritto e promulgato per il ben comune.
Chi ha fatto la legge deve essere il primo ad ubbidire alla legge.
Per i cittadini le leggi si applicano, per gli amici si interpretano, per alcuni si eludono.
Le cattive leggi sono la peggior sorte di tirannia.
Non v'è cosa più pericolosa di quell'assioma comune che bisogna consultare lo spirito della legge. Questo è un argine rotto al torrente delle opinioni.
Fra due leggi opposte, tra due stabilimenti di usanze che hanno inconvenienti e vantaggi, bisogna consultar quale origine abbiano in natura e limitarli coi limiti fissati dalla natura medesima. Esempio il pensiero della posterità che le leggi limiteranno a sufficienza a due o tre generazioni.
Se, secondo la legge islamica, dalle nostre parti si tagliasse la mano ai ladri, avremmo soltanto dei compositori con una mano sola.
Le leggi inutili indeboliscono quelle necessarie.
La legge dell'uomo è la legge del linguaggio.