Morire è tremendo, ma l'idea di morire senza aver vissuto è insopportabile.
L'incertezza è la condizione perfetta per incitare l'uomo a scoprire le proprie possibilità.
L'uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi.
È l'amore un'arte? Allora richiede sforzo e saggezza.
Viviamo in un mondo di cose e il nostro unico legame con loro è che sappiamo come manipolarle o consumarle.
La morte è l'ammirevole liquidazione della vita.
Il problema più importante, quello della morte, è trattato sempre e solo da incompetenti. Non conosciamo il parere di nessun esperto.
La morte è una battaglia sempre perduta.
Non ci si può mai preparare abbastanza alla morte. Altre azioni possono essere ripetute, si possono ritentare se non riescono la prima volta. Non è così con la morte: essa avviene una volta sola e non c'è alcuna possibilità di ripeterla perché riesca meglio.
Certamente si deve morire, ma la morte viene associata a una "vecchiaia" vissuta come un evento molto lontano che non ci riguarda da vicino.
Come uomini siamo uguali davanti alla morte.
Per metà degli uomini la morte arriva prima di diventare creature razionali.
Questo paese sconosciuto da cui nessun viaggiatore è tornato.
In fondo morire non sarebbe niente. Quel che non sopporto é il non poter sapere come andrà a finire.
Parlare di morte è come parlare di denaro. Noi non sappiamo né il prezzo né il valore.