Essere uomo è un mestiere difficile, soltanto pochi ce la fanno.— Ernest Hemingway
Essere uomo è un mestiere difficile, soltanto pochi ce la fanno.
È più facile vivere sotto un regime che combatterlo.
Gli scrittori si forgiano nell'ingiustizia come si forgiano le spade.
I vecchi non diventano saggi, diventano attenti.
Non c'è nessun amico più leale di un libro.
Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.
Gli uomini preferiscono le stronze. Ma, se non sono proprio idioti o del tutto masochisti, cercano di sposare le altre.
Gli uomini sono rari.
Ogni secolo produce i suoi propri uomini primitivi.
L'uomo nella sua arroganza si crede un'opera grande, meritevole di una creazione divina. Più umile, io credo sia più giusto considerarlo discendente degli animali.
L'uomo ha perso le proprie caratteristiche di linearità, di dirittura, di franchezza, di lealtà e quindi di virilità. E diventato ambiguo come una donna.
Non è vero che gli uomini buoni, quando diventano cattivi, siano cattivissimi. Sono pessimi attori che recitano una parte senza conoscerla.
L'uomo e la donna sono due scrigni chiusi a chiave, dei quali uno contiene la chiave dell'altro.
Gli uomini hanno bisogno di qualche attività esterna, perché sono inattivi dentro.
Gli uomini sono donne che non ce l'hanno fatta.
Uomo. Un animale talmente preso dalla rapita contemplazione di ciò che pensa da perdere di vista quello che dovrebbe essere realmente.