Essere uomo è un mestiere difficile, soltanto pochi ce la fanno.
Ritengo che da un moderno punto di vista morale, vale a dire da un punto di vista cristiano, l'intera corrida sia insostenibile; c'è senza dubbio molta crudeltà, c'è sempre pericolo, sia voluto sia inaspettato, e c'è sempre morte.
È morale ciò che ti fa sentir bene dopo che l'hai fatto, è immorale ciò che invece ti fa sentire male.
Ora, una parola curiosa per esprimere tutto un mondo e tutta una vita.
Pesce ti voglio bene e ti rispetto molto. Ma ti avrò ammazzato prima che finisca questa giornata.
È molto meglio essere allegri, ed è anche il segno di qualche cosa: è come avere l'immortalità mentre si è ancora vivi.
Non ci sono norme. Tutti gli uomini sono eccezioni a una regola che non esiste.
Un uomo è sempre così convinto di essere un vulcano per dono divino che gli sembra degradante doversi confrontare con una faccenda di faville.
Gli uomini sono per lo più così soggettivi che in fondo nulla ha interesse per loro se non unicamente loro stessi.
All'età di cinquant'anni ogni uomo ha la faccia che si merita.
L'uomo è per natura un animale socievole.
L'uomo, nella sua versione maschile, si può considerare una struttura per sostenere i testicoli.
Un uomo parlerà dei suoi problemi prima al suo Dio, poi al suo avvocato, poi al suo maggiordomo, e infine a sua moglie.
Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza.
Tutto è o può esser contento di se stesso, eccetto l'uomo.
Ci sono uomini i quali, in ciascun giorno, si pentono di ciò che fecero il giorno innanzi; e così consumano la vita: e sono i più inutili, se non i più dannosi, degli uomini.