Tutti gli uomini che pensano sono atei.— Ernest Hemingway
Tutti gli uomini che pensano sono atei.
L'uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto ma non sconfitto.
L'incompetenza non è un mistero, e nemmeno è mistero il giornalismo enfatico reso letteratura dall'iniezione di una falsa qualità epica.
Se volete viaggiare in allegria, come piace a me, trovatevi dei bravi italiani come compagni di viaggio.
Non c'è animale più libero del gatto, eppure seppellisce la sua porcheria. Il gatto è l'anarchico migliore.
Questo terribile stato di depressione nel non sapere se si è bravi o meno è conosciuto come la Ricompensa dell'Artista.
L'occhio e l'ala di farfalla bastano per annientare un ateo.
L'ateo può essere semplicemente uno la cui fede e il cui amore sono concentrati sugli aspetti impersonali di Dio.
Dio è ateo.
L'ateo non ha altro criterio del vero che i sensi; non altra esistenza che la propria; non altro bene al di fuori di sé; non altri doveri che verso sé medesimo.
Gli atei devono dire cose perfettamente chiare. Ora, non è affatto chiaro che l'anima sia materiale.
Se vi è un ateismo dell'uomo, un uomo senza Dio, non vi è un Dio senza l'uomo.
È molto più difficile non credere che credere in Dio, i veri atei sono quasi introvabili.
I veri atei sono coloro che credono in Dio per abitudine.
Né la scienza né la logica permettono di concludere che Dio non esiste. Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e più scientifico di colui che crede. Chi sceglie l'ateismo fa quindi un atto di fede: nel nulla. Credere in Dio è più logico e più scientifico che credere nel nulla.
L'ateismo è un'aspirazione non soltanto realistica, ma anche nobile e coraggiosa.