Chi macchina sventure per gli altri tende trappole a se stesso.
Chi vuol rimproverare gli altri, deve anzitutto viver bene lui e rigar dritto, e poi insegnare a far altrettanto.
Spesso chi tende insidie contro un altro costruisce trappole per sé stesso.
Molti, per desiderio di avere sempre di più, perdono anche quello che hanno.
È meglio diventare saggi per le disgrazie degli altri che per le tue proprie.
Casa propria, casa ottima.
Farmaco contro la sventura sia il grato ricordo dei beni passati e la considerazione che è impossibile far sì che non sia avvenuto ciò che è avvenuto.
L'opportunità spesso si presenta camuffata in forma di sfortuna o di sconfitta temporanea.
Solo uno sciocco con vocazione da apostolo poteva andare in giro per il mondo cercando la sventura e la bruttezza con un moccolo di candela.
La felicità e la disgrazia sono a volte così vicine una all'altra che si confondono. Il nostro cuore come un pendolo oscilla sempre tra loro due.
La grandi storie d'amore si dividono in due grandi categorie: quelle sfortunate e quelle infelici.
Il fuoco è la prova dell'oro, la sventura quella dell'uomo forte.
Una delle più grandi consolazione dello sperimentare qualcosa di spiacevole è la consapevolezza che uno può comunicarlo.
Le probabilità che il pane cada sul lato imburrato sono direttamente proporzionali al costo del tappeto.
Gli spiriti meschini sono soggiogati dalla sfortuna, ma gli animi forti s'innalzano sopra di essa.
Non è felice quello a cui la fortuna non può dare di più, ma quello al quale non può togliere nulla.