Dove c'è bisogno delle mani, le parole sono perfettamente inutili.— Esopo
Dove c'è bisogno delle mani, le parole sono perfettamente inutili.
Un pettegolezzo calunnioso non svanisce mai del tutto, se molti lo ripetono: anche la calunnia è una specie di divinità.
Chi vuol rimproverare gli altri, deve anzitutto viver bene lui e rigar dritto, e poi insegnare a far altrettanto.
Le apparenze spesso ingannano.
Le persone intelligenti non disprezzano nessuno, perché sanno che nessuno è tanto debole da non potersi vendicare, se subisce un'offesa.
È meglio diventare saggi per le disgrazie degli altri che per le tue proprie.
Le parole sono, naturalmente, la più potente droga usata dall'uomo.
Le parole sono azioni.
Le parole non sono troppo vecchie, lo sono soltanto gli uomini che usano le stesse parole troppo spesso.
Tra due parole, bisogna scegliere la minore.
Non ho niente da dire, ma lo devo dire.
Si dicono parole che lasciano dietro conseguenze e significati. Si fanno gesti che possono ferire, per volontà espressa o per leggerezza. O per il semplice timore di essere feriti.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
Ogni parola è un pregiudizio.
Adoperare parole inusuali è un atto di maleducazione letteraria. Soltanto le difficoltà di pensiero devono essere messe fra i piedi del pubblico.
Le parole sono gli spiccioli del silenzio.