Dove c'è bisogno delle mani, le parole sono perfettamente inutili.
Una crosta mangiata in pace è meglio di un banchetto a cui si partecipa con ansietà.
Un pettegolezzo calunnioso non svanisce mai del tutto, se molti lo ripetono: anche la calunnia è una specie di divinità.
Quando le cose sono ormai successe è inutile pentirsi.
Casa propria, casa ottima.
Gli dei aiutano quelli che si aiutano.
Le parole sono gli spiccioli del silenzio.
La struttura della parola è che il soggetto riceve il suo messaggio dall'altro in forma inversa.
Le parole in determinati momenti possono essere dei fatti.
Tra due parole, bisogna scegliere la minore.
Le parole hanno vita più lunga che i fatti.
Originariamente le parole erano magie e, ancor oggi, la parola ha conservato molto del suo antico potere magico.
Chi non è certo di nessun dato di fatto, non può neanche esser sicuro del senso delle sue parole.
Le parole possono ferire o spezzare il cuore, e anche l'anima. Non lasciano lividi, non rompono le ossa; perciò, per chi fa male con le parole non c'è la prigione.
Per una oscura legge psicologica, parole e azioni che, prese da sole, sono serie, diventano comiche appena si copiano.
Adoperare parole inusuali è un atto di maleducazione letteraria. Soltanto le difficoltà di pensiero devono essere messe fra i piedi del pubblico.