Dove c'è bisogno delle mani, le parole sono perfettamente inutili.— Esopo
Dove c'è bisogno delle mani, le parole sono perfettamente inutili.
Spesso chi tende insidie contro un altro costruisce trappole per sé stesso.
Le persone intelligenti non disprezzano nessuno, perché sanno che nessuno è tanto debole da non potersi vendicare, se subisce un'offesa.
Molti, per desiderio di avere sempre di più, perdono anche quello che hanno.
Casa propria, casa ottima.
Anche i potenti possono aver bisogno dei deboli.
La parola abbaglia e inganna perché è mimata dal viso, perché la si vede uscire dalle labbra, e le labbra piacciono e gli occhi seducono. Ma le parole nere sulla carta bianca sono l'anima messa a nudo.
Non ho niente da dire, ma lo devo dire.
Le parole suscitano affetti e sono il mezzo comune con il quale gli uomini si influenzano tra loro. Non sottovaluteremo quindi l'uso delle parole nella psicoterapia.
Ogni parola ha il suo odore: c'è un'armonia e disarmonia degli odori e dunque delle parole.
L'uomo per la parola, e il bue per le corna.
Le parole tradiscono il pensiero, ma mi sembra che le parole scritte lo tradiscano ancor di più.
La struttura della parola è che il soggetto riceve il suo messaggio dall'altro in forma inversa.
Nessuno, mai, riesce a dare l'esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.
Le parole sono gli spiccioli del silenzio.