L'odio appartiene ad attimi di impotenza.
Rubare è un po' alla base di qualsiasi lavoro creativo.
Gli infelici valutano costantemente gli altri, criticano continuamente il loro comportamento e spesso su di loro sfogano il proprio personale malessere o fallimento.
Non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza.
La prima cosa che due persone si offrono stando insieme dovrebbe essere un sentimento d'amore verso se stessi. Se non ti ami tu, perché dovrei amarti io?
Ho quasi quarantacinque anni ed è la prima volta che cerco di capire cosa mi rende veramente felice, cosa voglio fare, chi voglio essere.
Chi ha conosciuto i propri accessi di odio contro se stesso, come fa a meravigliarsi dell'odio altrui?
L'odio non rende soltanto ciechi e sordi, ma anche incredibilmente sciocchi.
L'odio sembra capace più dell'amore di serbare memoria.
Finché ci sarà qualcuno odiato, sconosciuto, ignorato, nella vita ci sarà qualcosa da fare: avvicinare costui.
L'odio, a differenza dell'amore, circoscrive la propria identità. Dimmi chi odi e ti dirò chi sei; dimmi chi ami e ne saprò quanto prima.
L'odio come impulso non è cattivo, vuole costringerci a liberarci dell'altro e a crearci uno spazio nostro, nel quale possiamo vivere.
È uno de' vantaggi di questo mondo, quello di poter odiare ed esser odiati, senza conoscersi.
La dottrina dell'odio deve essere predicata, come contrapposizione alla dottrina dell'amore, quando questa piagnucola e geme.
Sono scevro da qualsiasi pregiudizio. Odio tutti allo stesso modo.
"Odia il peccato, non il peccatore" è un precetto che, anche se abbastanza facile da capire, viene praticato raramente, ecco perché il veleno dell'odio dilaga nel mondo.