È più facile di quanto si creda odiarsi. La grazia è dimenticare.
La mediocrità non cerca che certezze solide contro i rischi del divino.
È il timore incessante della paura, la paura della paura che modella il viso dell'uomo coraggioso.
Il più miserabile degli uomini viventi, anche se non crede più di amare, conserva ancora la possibilità d'amare.
Non fosse per la vigilante pietà di Dio, mi sembra che al primo prender coscienza di sé stesso l'uomo ricadrebbe in polvere.
L'uomo è dappertutto il nemico di sé stesso, il proprio segreto e subdolo nemico.
L'uomo comincia a non odiare il suo prossimo soltanto quando tra lui e il suo prossimo può esserci almeno un muro di mezzo.
Mai, invero, si placano quaggiù gli odii con l'odiare: col non-odiare si placano. Questa è legge eterna.
Quando l'odio diventa codardo, se ne va mascherato in società e si fa chiamare giustizia.
Si odia chi si teme.
L'odio è un liquore prezioso, un veleno più caro di quello dei Borgia; perché è fatto con il nostro sangue, la nostra salute, il nostro sonno e due terzi del nostro amore. Bisogna esserne avari.
L'odio per l'odio esiste. L'arte per l'arte è nella natura, più che non si creda. Si odia. Bisogna pur far qualche cosa.
L'invidia non è altro che un odio per la superiorità altrui.
Coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui.
Sono nato non per partecipare all'odio ma per partecipare all'amore.
La guerra più terribile è quella che deriva dall'egoismo, e dall'odio naturale verso altrui, rivolto non più verso lo straniero, ma verso il concittadino, il compagno.