Una meraviglia degna di re e imperatori: riposare senza essere stanco.
Ai critici che si improvvisano narratori consiglierei un nuovo genere letterario: l'autostroncatura.
Gli imbecilli intelligenti sono il cancro della società.
Alcuni sono resi grandi dalla sconfitta, altri meschini dalla vittoria.
La fraternità con i libri è forse la più alta forma di vita sociale.
Il trionfo del nichilismo: si muore per niente, in incidenti.
Chi vuol riposare, lavori.
C'è un tempo per fare e un tempo per riposare. Che colpa ho se perdo sempre il primo tempo?
Gli uomini di fatica, di affari, di pensieri, nello stato di riposo, su una spiaggia, per esempio, sembrano di quelle belve in cattività dei giardini zoologici.
A volte, la cosa più urgente e importante che si possa fare, è concedersi un completo riposo.
L'uomo è così fatto che può trovare riposo a un tipo di lavoro soltanto dedicandosi a un altro.
Se il riposo non è un po' ancora lavoro, è subito noia.
Il riposo è il condimento che rende dolce il lavoro.
Lasciatemi al mio riposo' è il motto dei dormienti e dei morti.