Fernando Pessoa offre una riflessione profonda e paradossale sulla natura stessa del concetto di felicità. Afferma che la vera felicità si trova oltre il semplice stato di benessere emotivo, richiedendo invece un livello superiore di consapevolezza dell'esperienza in sé. Tuttavia, questa consapevolezza introduce una contraddizione: mentre comprendiamo e riconosciamo la nostra felicità, stiamo anche inevitabilmente facendola passare per il suo naturale corso finito. Questa idea suggerisce che l'atto di sapere o essere consapevoli può distruggere ciò che ammiravamo prima della conoscenza completa del fenomeno. In questo caso, la felicità è un esempio emblematico dell’ironia della sorte: mentre cerciamo di apprezzare e trattenere momenti speciali nella vita, l'atto stesso di farlo mina il loro valore originario. L'aforisma ci invita a considerare come le nostre interazioni con la realtà possono essere influenzate dalla nostra percezione del sapere e dell’ignoranza.