L'uomo moderno se è infelice è pessimista.— Fernando Pessoa
L'uomo moderno se è infelice è pessimista.
Dal mio quarto piano sopra l'infinito, nella plausibile intimità della sera che scende, alle finestre verso lo spuntare delle stelle, i miei sogni viaggiano in sintonia con la distanza evidente per i viaggi verso paesi sconosciuti, o immaginati o soltanto impossibili.
Ciò che c'è di più banale nei sogni, è che tutti li hanno.
Non ci sono norme. Tutti gli uomini sono eccezioni a una regola che non esiste.
L'unico senso intimo delle cose è che esse non hanno nessun senso intimo.
Chi volesse fare un catalogo di mostri, non dovrebbe far altro che fotografare con le parole quelle cose che la notte reca alle anime sonnolente che non riescono a dormire. Tali cose possiedono tutta l'incoerenza del sogno senza la scusa inconsapevole di stare a dormire.
Il pessimista è uno che si è informato.
Il pessimista deve inventarsi ogni giorno nuove ragioni di esistere: è una vittima del "senso" della vita.
Se fossi pessimista non continuerei a fare quello che sto facendo.
Pessimismo dell'intelligenza, ottimismo della volontà.
Il meglio non è altro che la realtà così com'è. Questo fu il pessimismo di Hegel.
Il vero pessimismo è l'indifferenza, la mancanza della speranza, la negazione del male: così la vita perde il suo dinamismo e noi perdiamo la libertà delle nostre scelte.
Sono un pessimista a causa dell'intelligenza, ma un ottimista per diritto.
Il pessimista è uno che se può scegliere fra due mali li prende entrambi.
L'ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità.
Il pessimismo è pericoloso solo se induce alla resa; ma altrimenti il male lo fa l'ottimismo e il tranquillismo che inducono a non far niente.