L'azione è una malattia del pensiero, un cancro dell'immaginazione.
L'amore è la più carnale delle illusioni.
La decadenza è la perdita totale dell'incoscienza; perché l'incoscienza è il fondamento della vita. Il cuore, se potesse pensare, si fermerebbe.
Ho sempre rifiutato di essere compreso. Essere compreso significa prostituirsi. Preferisco essere preso seriamente per quello che non sono, ignorato umanamente con decenza e naturalezza.
All'uomo superiormente intelligente oggi non rimane altra via che l'abdicazione.
Quello che distingue le persone le une dalle altre è la forza di farcela, o di lasciare che sia il destino a farla a noi.
Ci si sbaglierà raramente attribuendo le azioni estreme alla vanità, quelle mediocri all'abitudine e quelle meschine alla paura.
Le azioni riprovevoli hanno luoghi riservati. Come le acquaviti troppo forti, non si bevono d'un sol tratto. Si posa il bicchiere, poi si vedrà, la prima goccia già fa riflettere.
Non l'azione macchia chi la compie; solo chi la compie macchia l'azione.
Dando troppa importanza alle buone azioni si finisce col rendere omaggio al male: si lascia supporre che le buone azioni non hanno pregio in quanto sono rare e che la malvagità e l'indifferenza determinano assai frequentemente le azioni degli uomini.
La paura o la stupidità sono sempre state alla base della maggior parte delle azioni umane.
È preferibile non fare un'azione che non va fatta, perché dopo ci si pente. Ciò che va fatto è meglio farlo bene, perché non ci si penta.
Quando faccio la brava, sto bene, ma quando faccio la cattiva, sto meglio.
L'azione non è una capacità facoltativa degli esseri umani, bensì una necessità essenziale dalla quale dipende la nostra sopravvivenza come individui e come specie. Si può scegliere come e quando agire, ma agire è di per sé inevitabile: in questo non c'è scelta.
L'uomo saggio agisce prima di parlare ed in seguito parla secondo la sua azione.