Un Dio che non sia anche il Dio degli altri non è un Dio, è un idolo.
Nell'adolescenza si fa gran conto del giudizio altrui. Rossore sulle guance dei figli davanti alle intemperanze in pubblico del padre o della madre.
Una lode estesa anche ad altri vale meno che nulla.
Bisogna interrompere di tanto in tanto il flusso della scrittura. Per evitare che dal rubinetto scorra sempre la medesima acqua.
Davanti al mattatoio fanno la fila centinaia di cavalli e di asini spelacchiati e smunti. L'assassinio degli animali dopo una vita di duro lavoro perché devono lavorare gli animali? È un doppio assassinio. Sono martiri senza regno dei cieli.
Dio pensa nel genio, sogna nel poeta e dorme nella restante umanità.
Porre alcunché in Dio, o derivare alcunché da Dio, null'altro significa che sottrarlo al controllo della ragione, significa porre alcunché come indubitabile, come inviolabile, come santo, senza volerne spiegare il perché.
Dio può tutto tranne suicidarsi.
Mi sono riappacificato col pensiero di dover morire quando ho compreso che senza la morte non arriveremmo mai a fare un atto di piena fiducia in Dio. Di fatto in ogni scelta impegnativa noi abbiamo sempre delle uscite di sicurezza. Invece la morte ci obbliga a fidarci totalmente di Dio.
Il nostro concetto di Dio che altro è se non la personificazione dell'incomprensibile?
Il Dio dell'Antico Testamento è forse il personaggio più sgradevole di tutta la letteratura.
L'uomo incontra Dio dietro ogni porta che la scienza riesce ad aprire.
Se le stelle comparissero una sola notte ogni mille anni, come gli uomini potrebbero credere e adorare, e serbare per molte generazioni la rimembranza della città di Dio?
In ultima analisi il dio non è altro che un padre a livello più alto.
Dio non è mai così in collera come quando si attenta ai diritti divini, ai privilegi, alle proprietà, alle immunità dei suoi preti.