Come il popolo è l'asino: utile, paziente e bastonato.
Se la vita fu bene, perché mai vi vien tolta? E se la vita fu male, perché mai n'è stata concessa?
Noi altri Italiani c'innamoriamo in chiesa.
La pazienza è cosa dura, e convien meglio alla groppa del somiero, che all'anima dell'uomo.
Se in voi non rugge ardimento di battaglia.... maledetto colui che manderà il gemito della viltà.... abbiatevi almeno quello che può avere di grande il vituperio.... soffrite muti.
Il matrimonio è il sepolcro dell'amore; però dell'amor pazzo, dell'amore sensuale.
Il miglior momento per tenere a freno la lingua è quando senti che devi dire qualcosa per non scoppiare.
Non c'è in natura una passione più diabolicamente impaziente di quella di colui che, tremando sull'orlo di un precipizio, medita di gettarvisi.
Contro le infamie della vita le armi migliori sono: la forza d'animo, la tenacia e la pazienza. La forza d'animo irrobustisce, la tenacia diverte e la pazienza dà pace.
Non è saggio un uomo perché parla molto: ma quando è paziente, pacifico, intrepido, allora lo si chiama saggio.
La pazienza è il baluardo dell'anima, e la presidia e difende da ogni perturbazione.
Senza pazienza non si sopravvive.
San Paolo raccomandava agli amici, più che di amarsi, di sopportarsi a vicenda. Ed erano dei santi.
La pazienza ha i suoi limiti. Portala all'estremo, ed è codardia.
Così per amare, bisogna imparare prima a pazientare, a sapere stare da soli, ad accettare l'altro e rispettarlo; importante poi è avere fiducia in se stessi perché in fondo è nel rapporto con il proprio sé che si sviluppa il rapporto con il prossimo.
Pazienza, determinazione e soprattutto voglia di fare sacrifici: solo così si arriva in alto.