Il saggio muta consiglio, ma lo stolto resta della sua opinione.
L'oro, l'argento, i gioielli, la ricca veste, il palazzo di marmo, il bel podere, i dipinti, il destriero dall'elegante bardatura, e le altre cose del genere, recano con sé un godimento inerte e superficiale; i libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi.
Cosa bella e mortal passa e non dura.
L'adolescenza mi illuse, la gioventù mi traviò, ma la vecchiaia mi ha corretto e con l'esperienza mi ha messo bene in testa che era vero quel che avevo letto tanto tempo prima; che i godimenti dell'adolescenza sono vanità.
La vita fugge e non s'arresta un'ora, e la morte vien dietro a gran giornate, e le cose presenti e le passate mi danno guerra, e le future ancora.
Vino o vinello che è antidoto alla lussuria e conforto alla temperanza.
Il saggio, per parlare, deve prima molto meditare.
Con l'invecchiare si diventa più pazzi e più savi.
Io sono estremamente caro al saggio, ed egli è estremamente caro a Me.
Egli osa essere un folle, e quello è il primo passo nella direzione della saggezza.
Tutti siamo capaci di inventare il futuro, ma solo chi è saggio può creare il (proprio) passato.
Il saggio sa che la vita non è che una fiammella scossa da un vento violento.
L'arte di essere saggi è l'arte di capire a cosa si può passar sopra.
Per i difetti degli altri il saggio corregge i propri.
Mediante l'elevazione interiore e la padronanza di sé, il saggio edifichi un'isola che l'alluvione non possa sommergere.
Un ramo di pazzia abbellisce l'albero della saggezza.