Come ha fatto a passare trent'anni in una minuscola cella e a perdonare quelli che ce l'avevano con lei?
La persona che non vuole o che non può perdonare non riesce facilmente a vivere il momento presente. Si aggancia con ostinazione al passato e, proprio per questo, si condanna a sciupare il presente.
Errare è umano, perdonare è divino.
La tentazione del potere è demoniaca e sempre, nella storia della Chiesa, è stata all' origine di misfatti, di cui Giovanni Paolo II ha dovuto chiedere perdono.
La cultura moderna non fa molto per valorizzare il perdono, anzi il più delle volte legittima il rancore e la vendetta. Ma sarà continuando su questa via che il male diminuirà nel mondo?
Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. E se pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai.
Ragione per governare ma clemenza per perdonare: la prima è legge, privilegio l'altra.
Il perdono non cambia il passato, ma di certo amplia il futuro.
Perdono. Abile mossa per impedire che il trasgressore stia all'erta in modo da poterlo cogliere con le mani nel sacco la volta successiva.
Il perdono divino offre un altro significato al sentimento di irreversibilità del male commesso: non toglie la possibile enormità della colpa passata, ma libera il suo autore dalla disperazione.
Solo la forza consente di chiedere autenticamente perdono.