Bisogna avere buona memoria per poter mantenere le promesse.— Friedrich Nietzsche
Bisogna avere buona memoria per poter mantenere le promesse.
La compassione è chiamata virtù solo dai décadents.
La danza in tutte le sue forme, non può essere esclusa da una nobile educazione: danzare con i piedi, con le idee, con le parole, e devo aggiungere che bisogna saper danzare con la penna?
Non si odia finché la nostra stima è ancora poca, ma soltanto allorché si stima qualcuno come uguale o superiore.
Come una cascata diventa nella caduta più lenta e sospesa, così il grande uomo d'azione suole agire con più calma di quanto il suo impetuoso desiderio facesse prevedere prima dell'azione.
A chi non è capitato, almeno una volta, di sacrificare se stesso per il proprio buon nome?
Non promettere quello che non puoi mantenere.
Le promesse sono molto più divertenti delle spiegazioni.
Cadrà una maledizione su quelli che hanno violato le loro promesse, venendo meno alla parola data e distrutto la dottrina delle Forze Armate.
Oggi la promessa, così come gli oggetti, è meno eterna, tutto dev'essere consumato e non conservato, se una cosa non funziona la si butta e se ne prende un'altra. Quella del padre invece era una generazione in grado di riparare ciò che si guastava.
Alcune persone fanno promesse per il piacere di romperle.
Non vi è nulla di più disastroso per l'individualità che mantenere le promesse, a meno che non sia ancora più disastroso per essa il dire la verità.
Noi promettiamo con le nostre speranze e manteniamo con le nostre delusioni.
In vita si promette ciò che non è in noi; in morte, ciò che speriamo nell'ultima illusione.
Promettere di non fare una cosa è il modo più sicuro perché a uno venga una voglia matta di farla.