La madre della dissolutezza non è la gioia, bensì la mancanza di gioia.
Chi scrive in sangue e sentenze, non vuol essere letto ma imparato a mente. Sui monti la via più diretta è quella da vetta a vetta: ma per questo occorre che tu abbia gambe lunghe. Le sentenze devono essere vette: e coloro ai quali si parla devono essere grandi e di alta statura.
Le cose buone ci dispiacciono, quando non ne siamo all'altezza.
È un giusto giudizio dei dotti che gli uomini di tutti i tempi abbiano creduto che cosa sia bene e male, degno di lode e di biasimo. Ma è un pregiudizio dei dotti che noi adesso lo sappiamo meglio di qualsiasi altro tempo.
L'uomo è un cavo teso tra la bestia e il superuomo, un cavo al di sopra di un abisso.
Anche allo scrittore più onesto scappa una parola di troppo, quando vuole arrotondare un periodo.
La gioia è un'affezione passiva che aumenta la nostra potenza di agire, e solo la gioia può essere un'affezione attiva.
La gioia non è nelle cose, è in noi.
La gioia autentica, invece, nasce dalla sana consapevolezza di aver fatto tutto ciò che era nelle nostre facoltà.
C'è la gioia di essere sano e giusto, ma c'è soprattutto l'immensa gioia di servire.
Per due fedeli amanti Tutto, tutto è gioir.
La vera gioia è austera.
La Bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed è un possesso per tutta l'eternità.
Far poesie è come far l'amore: non si saprà mai se la propria gioia è condivisa.
Nei momenti di incertezza riguardo alla mia vocazione, ci fu un consiglio di mia madre che si dimostrò molto utile. Mi diceva spesso: "Quando accetti un compito, portalo a termine con gioia. Altrimenti non accettarlo."
Per ottenere il pieno valore della gioia dobbiamo avere qualcuno con cui condividerla.