La nostalgia è un veleno.
La vita non è che un groviglio di rancori inestricabili.
La cultura non è un lusso, è una necessità.
La pittura proviene da un luogo dove le parole non si possono esprimere.
La nostalgia è la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare.
È uno strano dolore morire di nostalgia per una cosa che non vivrai mai.
La nostalgia dipinge un sorriso sul volto di pietra del passato.
Per guarire da ogni nostalgia amorosa non c'è che sperimentare d'essere amato o voluto o bramato o quello che vuoi, da una persona che ci dia ai nervi.
Il paese della nostra nostalgia è invece il normale, il decoroso, l'amabile, è la vita nella sua seducente banalità.
Il pensiero di un uomo è innanzitutto la sua nostalgia.
La nostalgia non intensifica l'attività della memoria, non risveglia ricordi, basta a se stessa, alla propria emozione, assorbita com'è dalla sofferenza.
La nostalgia è rendersi conto che le cose non erano insopportabili come sembravano allora.
Nostalgia: il ricordo delle cose passate.