La nostalgia è un veleno.— Gao Xingjian
La nostalgia è un veleno.
La vita non è che un groviglio di rancori inestricabili.
La pittura proviene da un luogo dove le parole non si possono esprimere.
La cultura non è un lusso, è una necessità.
Chi crede in Dio è abitato da una sottile ma insopprimibile nostalgia. Nostalgia per le promesse che la vita contiene e che essa da sé non realizzerà mai.
La nostalgia non intensifica l'attività della memoria, non risveglia ricordi, basta a se stessa, alla propria emozione, assorbita com'è dalla sofferenza.
Mi è sempre sembrato che ci sia una parte di slealtà nella nostalgia, come quando dopo che è successo qualcosa, qualcuno dice "te l'avevo detto" o "lo sapevo", e non è mai vero e non aveva detto e non sapeva niente prima che succedesse.
È uno strano dolore morire di nostalgia per una cosa che non vivrai mai.
La nostalgia è rendersi conto che le cose non erano insopportabili come sembravano allora.
La nostalgia dipinge un sorriso sul volto di pietra del passato.
Per guarire da ogni nostalgia amorosa non c'è che sperimentare d'essere amato o voluto o bramato o quello che vuoi, da una persona che ci dia ai nervi.
La nostalgia è la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare.
Non c'è nostalgia più dolorosa di quella delle cose che non sono mai state!
Il pensiero di un uomo è innanzitutto la sua nostalgia.