Tratta l'animale che è in tuo potere come tu vorresti essere trattato se fossi quell'animale.
Io credo... che l'animale, compagno di tante solitudini, di tante tristezze, in misura varia secondo la sua coscienza - affermo e ripeto coscienza - ci accompagnerà anche nell'altra vita, e non ci si chieda di spiegare il perché.
Proteggere gli animali contro la crudeltà degli uomini, dar loro da mangiare se hanno fame, da bere se hanno sete, correre in loro aiuto se estenuati da fatica o malattia, questa è la più bella virtù del forte verso il debole.
Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente sia un po' come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.
La crudeltà verso gli animali equivale a non amare Dio.
L'amore per l'uomo non esclude quello per gli animali, e viceversa, perché l'amore non è mai fonte di separazione né di giudizio. Chi ama, ama e basta. Chi ama e separa, non ha mai iniziato a farlo.
A forza di sterminare animali, si capì che anche sopprimere l'uomo non richiedeva un grande sforzo.
Bisogna imparare a riconoscere e a rispettare negli altri animali i sentimenti che vibrano in noi stessi.
Non vi è nulla che gridi così altamente contro la bontà e la giustizia divina come il dolore animale.
Uccidere gli animali per nutrirsi del loro sangue e delle loro carni è una delle più deplorevoli e vergognose infermità della condizione umana.