Il desiderio di ordine è il solo ordine del mondo.— Georges Duhamel
Il desiderio di ordine è il solo ordine del mondo.
Il mondo è stato creato per essere ricreato.
Ogni civiltà ha la spazzatura che si merita.
In un mondo così incoerente, l'esistenza di Dio non sarebbe una cosa più folle della sua non esistenza.
Rispetto troppo l'idea di Dio per renderlo responsabile di un mondo così assurdo.
Per lavorare, per creare serenamente un'opera, una grande opera, bisognerebbe non vedere nessuno, non interessarsi a nessuno, non amare nessuno, ma allora per quale ragione fare un'opera?
L'ordine è qualcosa di artificioso; il naturale è il caos.
Lo stile non è altro che l'ordine e il movimento che si mette nei propri pensieri.
Il sacro è l'agitazione prodiga della vita che, per durare, l'ordine delle cose incatena, e che l'incatenamento tramuta in scatenamento, in altri termini in violenza.
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.
Precisione non è pignoleria. La precisione ha uno scopo, la pignoleria nessuno.
Ordine vuol dire la cosa giusta al posto giusto e al momento giusto. Sono i confini a determinare quali sono le cose, i luoghi e i momenti giusti.
Cercare, preparare, disporre, controllare, ricordare, mantenere le promesse costa fatica.
La vita si rivela un autore scadente: ci sono le parole e ci sono i sentimenti, ma manca l'ordine.
Quando un chiodo cade sul legno dà l'impressione di essere arrivato proprio nel luogo mirato, non d'essere finito in uno qualunque dei punti utili. Porta con sé il centro, come un dolore fisico. Il dolore come il chiodo là dove penetra ordina lo spazio intorno.
Può la disciplina nella guerra più che il furore.