Dubbio: il cancro della fede.
Demagogo: oratore politico che promette a tutti ciò che rifiuta a ciascuno, se è di sinistra; e che promette a ciascuno ciò che rifiuta a tutti, se è di destra.
Quotidiano: tessuto di sciocchezze, scritto, stampato e venduto in meno di qualche ora; quindi letto, gettato e dimenticato in meno di qualche minuto.
Obiettività: camuffamento della soggettività.
Diploma: permesso di dimenticare o perlomeno di non imparare più.
Editorialista: il dovere di un editorialista è quello di dire la verità. Il suo mestiere è di far credere che la conosce.
Dubitiamo troppo del nostro cuore, e non abbastanza della nostra testa.
Il dubbio è una passerella che trema fra l'errore e la verità.
Le credenze sono ciò che dividono le persone. Il dubbio le unisce.
La capacità di dubitare dopo una rapida decisione è la più alta e la più virile.
È men male l'agitarsi nel dubbio, che il riposar nell'errore.
Coloro che vivono di certezze e non hanno mai dubbi, non vivono, esistono.
Una mente turbata dal dubbio non può focalizzarsi sulla via che porta alla vittoria. Due uomini sono pari, veramente pari, solo quando entrambi hanno un'eguale fiducia in se stessi.
Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che è nel dubbio. Credere è molto monotono, il dubbio è profondamente appassionante.
È dai dubbi che nascono le idee più interessanti.
Chi non dubita di nulla è capace di tutto.