Nei guai non ci vuol pianto ma consiglio.— Giacomo Leopardi
Nei guai non ci vuol pianto ma consiglio.
Dall'abito della rassegnazione sempre nasce noncuranza, negligenza, indolenza, inattività, e quasi immobilità.
I migliori momenti dell'amore sono quelli di una quieta e dolce malinconia dove tu piangi e non sai di che, e quasi ti rassegni riposatamente a una sventura e non sai quale.
Soltanto gli esseri intelligenti provano noia.
Io non ho bisogno di stima, né di gloria, né di altre cose simili; ma ho bisogno d'amore.
I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini trovano il nulla nel tutto.
I guai sono come i fogli di carta igienica: ne prendi uno, ne vengono dieci.
Dai tempi di Adamo in poi, si può dire che non vi sia mai stato nel mondo un guaio in cui non fosse mescolata una donna.
I piccoli infortuni che ci tormentano a ogni ora si possono considerare destinati a tenerci in esercizio, affinché nella fortuna non si afflosci del tutto la forza di sopportare i guai grossi.
Quando si è nella merda fino al collo, non resta che cantare.
I guai della vita sono un po' come gli astri del cielo: quando l'uno tramonta, l'altro spunta.
Piangere un guaio ormai passato è il modo migliore per tirarsene addosso un altro.
Quando i potenti litigano ai poveri toccano solo dei guai.
Il mondo è pieno di guai, chi ne ha pochi e chi ne ha assai.