I guai sono come i fogli di carta igienica: ne prendi uno, ne vengono dieci.
Contrariamente a quel che crede la gente, non sono un ipocondriaco, ma un genere di pazzoide completamente diverso. Sono un allarmista.
E se nel 2315 ci svegliassimo per sentirci raccontare che il fumo non aveva mai fatto male a nessuno?
Il mio grado nell'esercito? Ostaggio, in caso di guerra.
Leggo per legittima difesa.
Esistono due gruppi distinti: gli ipocondriaci e gli allarmisti. Entrambi soffrono a modo loro, e le caratteristiche di un gruppo possono sovrapporsi a quelle dell'altro, ma che si sia ipocondriaci o allarmisti, oggi come oggi, è sempre meglio che essere repubblicani.
Il mondo è pieno di guai, chi ne ha pochi e chi ne ha assai.
Nei guai non ci vuol pianto ma consiglio.
Piangere un guaio ormai passato è il modo migliore per tirarsene addosso un altro.
I guai della vita sono un po' come gli astri del cielo: quando l'uno tramonta, l'altro spunta.
Quando i potenti litigano ai poveri toccano solo dei guai.
I piccoli infortuni che ci tormentano a ogni ora si possono considerare destinati a tenerci in esercizio, affinché nella fortuna non si afflosci del tutto la forza di sopportare i guai grossi.
Quando si è nella merda fino al collo, non resta che cantare.
Dai tempi di Adamo in poi, si può dire che non vi sia mai stato nel mondo un guaio in cui non fosse mescolata una donna.