Nessuna professione è sì sterile come quella delle lettere.— Giacomo Leopardi
Nessuna professione è sì sterile come quella delle lettere.
Ecco è fuggito il dì festivo, ed al festivo il giorno volgar succede, e se ne porta il tempo ogni umano accidente.
Il Cristianesimo è più atto ad atterrire che a consolare.
La ingiuria eccita in tutti gli animi il desiderio di vederla punita, ma negli alti il desiderio di punirla.
Spesse volte le più stupende opere filosofiche sono anche imputate di oscurità, non per colpa degli scrittori, ma per la profondità o la novità dei sentimenti da un lato, e dall'altro l'oscurità dell'intelletto di chi non li potrebbe comprendere in nessun modo.
Chi governa in pubblico o in privato è sempre oggetto d'odio e di querele de' governati. Gli uomini sono sempre scontenti perchè sono sempre infelici. Perciò sono scontenti del loro stato, perciò medesimo di chi li governa.
La letteratura maggiore o minore è, comunque, non soltanto menzogna, è chirurgia scongiurata, devitalizzata, guazzabuglio di vita simulata.
La letteratura è una difesa contro le offese della vita.
La falsa letteratura è peggiore assai dell'ignoranza. Meglio è non si muover di luogo che far cammino e aver smarrito la via.
Finché c'è al mondo un bimbo che muore di fame, fare letteratura è immorale.
La letteratura non è espressione, ma provocazione.
Un argomento poco sfruttato dalla letteratura ma che quando esiste è uno dei più forti e più completi in assoluto: l'affetto reciproco tra padre e figlia.
Una volta la letteratura era un'arte e la finanza un mestiere; oggi è tutto il contrario.
La letteratura non è altro che un sogno guidato.
Le grandi opere letterarie sono sempre allegoriche: allegoriche di una qualche visione totale del mondo.