L'uomo non vive d'altro che di religione o d'illusioni.— Giacomo Leopardi
L'uomo non vive d'altro che di religione o d'illusioni.
La maggior parte degli uomini in ultima analisi non ama e non brama di vivere se non per vivere. L'oggetto reale della vita è la vita e lo strascinare con gran fatica su e giù per una medesima strada un carro pesantissimo e vuoto.
Parecchi filosofi hanno acquistato l'abito di guardare come dall'alto il mondo, e le cose altrui, ma pochissimi quello di guardare effettivamente e perpetuamente dall'alto le cose proprie.
La letteratura francese si può chiamare originale per la sua somma e singolare inoriginalità.
La noia non è altro che il desiderio puro della felicità non soddisfatto dal piacere, e non offeso apertamente dal dispiacere.
L'unico modo per non far conoscere agli altri i propri limiti, è di non oltrepassarli mai.
In questi secoli le religioni devono mantenersi più discretamente nei loro limiti senza cercare di uscirne poiché volendo estendere il loro potere al di fuori del campo strettamente religioso, rischiano di non essere credute in alcun campo.
La bibbia è molto interessante. Contiene nobili poesie, favole argute, storie sanguinose, buoni principi morali, una miniera di oscenità e più di un migliaio di menzogne.
L'ebraismo - come è stato detto, seppure in modo un po' semplificato - è la religione della speranza; il cristianesimo della carità; l'islamismo della fede.
La religione cattolica è un'istruzione a elemosinare il cielo, visto che sarebbe troppo incomodo guadagnarselo. I preti sono gli intermediari di questa elemosina.
Di solito la gente è infastidita da quei passi della Bibbia che non comprende, mentre i passi che infastidiscono me sono quelli che comprendo.
Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.
L'abolizione della religione come felicità illusoria del popolo è necessaria per la sua felicità reale.
La religione non spiega nulla, complica tutto.
Il punto di vista secondo cui il credente sarebbe più felice dell'ateo è assurdo tanto quanto la diffusa convinzione che l'ubriaco è più felice del sobrio.
Dove sono coinvolte questioni religiose, gli uomini si rendono colpevoli di ogni sorta di disonestà e di illecito intellettuale.