[In carcere]Due nuovi carcerati si incontrano nella cella che dovranno dividere:"Quanti anni hai beccato?""Quindici e tu?""Dieci.""Allora dormi tu vicino alla porta, sei il primo a uscire."
La dieta è una guerra. E se la dieta è una guerra, io faccio l'obiettore di coscienza.
- Ho chiesto il divorzio da mia moglie. - Perché, per caso ti tradisce? - No, non per caso, per abitudine.
Per rimanere liberi bisogna, a un bel momento, prendere senza esitare la via della prigione.
Rassegnarmi a tutto l'orrore d'una lunga prigionia, rassegnarmi al patibolo, era nella mia forza. Ma rassegnarmi all'immenso dolore che ne avrebbero provato padre, madre, fratelli e sorelle, ah! questo era quello a cui la mia forza non bastava.
In carcere, con rispetto parlando, stavo tra persone perbene.
Due sono i mondi in cui gli uomini si ritrovano messi a nudo, tutte le facciate spariscono, in modo che è possibile vedere il loro nocciolo duro. Il primo è il campo di battaglia; l'altro è la prigione.
Le prigioni offrono una bellissima vista; finché si possono vedere dall'esterno... si sa che non si è dentro.
Pensate se voi ed io fossimo italiani e fossimo cresciuti dall'infanzia ad ora minacciati continuamente da confessionali, prigioni e sgherri infernali, potremmo voi ed io esser migliori di loro? Saremmo noi così buoni? Io, se ben mi conosco, no.
Meglio un'ora di vita libera, che quarant'anni di schiavitù e carcere.
Nel mio paese prima si va in carcere e poi si diventa presidente.
Che è l'onestà se non la paura della prigione?
Tu sei uno schiavo Neo! Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente!
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