Chi corre dietro al pubblico, vuol dire che dentro di sé non ha niente.
La vita sa confondere le sue tracce, e tutto del passato, può diventare materia di sogno, argomento di leggenda.
L'amore (così almeno se lo figura lei) è roba per gente decisa a sopraffarsi a vicenda, uno sport crudele, feroce, ben più crudele e feroce più del tennis! Da praticarsi senza esclusione di colpi e senza mai scomodare, per mitigarlo, bontà d'animo e onestà di propositi.
La disinvoltura linguistica del dialogo manzoniano cos'altro è se non il segno, la spia, di una religione indifferente alla realtà, alla realtà così com'è intesa dai romanzieri realisti?
L'amore giustifica e santifica tutto, perfino la pederastia; di più: l'amore, quando è puro, cioè totalmente disinteressato, è sempre anormale, asociale.
Ora, qui, per restare nello stesso posto, deve correre più velocemente che puoi. Se vuoi arrivare da qualche parte, devi correre due volte più veloce.
Correre è la più grande metafora della vita, perché ne tiri fuori quello che ci hai messo dentro.
Correre mi ha insegnato che perseguire una passione è più importante della passione stessa.
Quando corro, semplicemente corro. In teoria nel vuoto. O viceversa, è anche possibile che io corra per raggiungere il vuoto.
L'unico modo per essere seguito è quello di correre più velocemente degli altri.
Il giorno in cui smetti di correre, è il giorno in cui vinci la gara.
La sola ragione per cui comincerei a fare jogging è che così almeno posso sentire di nuovo un respiro affannoso.
Correre di mattina lungo il molo di Baranco, quando l'umidità della notte impregna ancora l'aria e rende i marciapiedi scivolosi e lucidi, è un buon modo per cominciare la giornata.
Il correre sviluppa muscoli che consumano grasso. Quando essi entrano in azione, bruciano il grasso e continuano a farlo ancora per alcune ore dopo la cessazione dell'attività, pure se si resta seduti o si dorme.