Chi corre dietro al pubblico, vuol dire che dentro di sé non ha niente.— Giorgio Bassani
Chi corre dietro al pubblico, vuol dire che dentro di sé non ha niente.
Non c'è nulla più dell'onestà pretesa di mantenere distinto nella propria vita ciò che è pubblico da ciò che è privato, che ecciti l'interesse indiscreto delle piccole società perbene.
Venezia soffre soprattutto delle conseguenze di una cultura che tende ad estrapolarla, a farne qualcosa che non appartiene più alla vita, ma soltanto ai sogni dei poeti.
La vita è musicale, si sa. Sui suoi temi fondamentali, sulle sue frasi più intense, non ama indugiare.
Di là dal vetro il silenzio, l'immobilità assoluta, la pace.
La vita sa confondere le sue tracce, e tutto del passato, può diventare materia di sogno, argomento di leggenda.
Ora, qui, per restare nello stesso posto, deve correre più velocemente che puoi. Se vuoi arrivare da qualche parte, devi correre due volte più veloce.
Da quando ho imparato a camminare mi piace correre.
Correre è la più grande metafora della vita, perché ne tiri fuori quello che ci hai messo dentro.
Quando corro, semplicemente corro. In teoria nel vuoto. O viceversa, è anche possibile che io corra per raggiungere il vuoto.
Amo l'atletica perché è poesia Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta.
Per me lo jogging non è solo una forma di esercizio fisico, ma anche un modo per rilassarmi. È l'ora in cui, ogni mattina, posso restare da solo con i miei pensieri.
Il giorno in cui smetti di correre, è il giorno in cui vinci la gara.
Correre mi ha insegnato che perseguire una passione è più importante della passione stessa.
Il correre sviluppa muscoli che consumano grasso. Quando essi entrano in azione, bruciano il grasso e continuano a farlo ancora per alcune ore dopo la cessazione dell'attività, pure se si resta seduti o si dorme.