La paura è sempre una pessima consigliera.— Giorgio Bassani
La paura è sempre una pessima consigliera.
La disinvoltura linguistica del dialogo manzoniano cos'altro è se non il segno, la spia, di una religione indifferente alla realtà, alla realtà così com'è intesa dai romanzieri realisti?
La vita sa confondere le sue tracce, e tutto del passato, può diventare materia di sogno, argomento di leggenda.
Nella vita, se uno vuol capire, capire sul serio come stanno le cose di questo mondo, deve morire almeno una volta.
L'amore giustifica e santifica tutto, perfino la pederastia; di più: l'amore, quando è puro, cioè totalmente disinteressato, è sempre anormale, asociale.
Chi corre dietro al pubblico, vuol dire che dentro di sé non ha niente.
Le paure aumenteranno proporzionalmente ai successi.
La paura governa il genere umano. Il suo è il più vasto dei domini. Ti fa sbiancare come una candela. Ti spacca gli occhi in due. Non c'è nulla nel creato più abbondante della paura. Come forza modellatrice è seconda solo alla natura stessa.
Il terrore consiste in una morbosa sensazione di paura, di qualche cosa che non potrei ben definire neppure io, di un non so che d'inconcepibile, d'inesistente nell'ordine delle cose, ma che pur deve assolutamente, forse proprio in quel medesimo istante, avverarsi.
La paura può rendere ciechi. Ma può anche aprirci gli occhi su una realtà che normalmente guardiamo senza vedere.
Spesso la paura di un male ci conduce a uno peggiore.
Le paure sono più sonore di qualunque altro pensiero.
Vi esorto solo a non farvi governare dalla paura.
Nella Vita e nella Storia vi sono casi in cui non è lecito aver paura.
Possano le tue scelte riflettere le tue speranze, non le tue paure.
Gli occhi della paura vogliono che voi mettiate serrature più grandi alla vostra porta, che vi compriate delle armi, che vi isoliate.