Ogni viaggio comincia con un vagheggiamento e si conclude con un invece.
E' di quegli uomini che vengono rassicurati dal nulla.
In generale, gli scrittori sono convinti segretamente di essere letti da Dio.
Lo scrittore sceglie in primo luogo di essere inutile.
Un lettore professionista è in primo luogo chi sa quali libri non leggere.
Un viaggiatore senza osservazione è un uccello senza ali.
Non smetteremo di esplorareE alla fine di tutto il nostro andareRitorneremo al punto di partenzaPer conoscerlo per la prima volta.
Una volta che da un interesse qualsiasi nasce un legame, capita che quel paese ci apra il suo cuore tutt'a un tratto e mostrandoci molte cose. A quel punto la storia di quel paese ci si spalanca davanti agli occhi come se si trattasse di qualcosa di nostro.
Accade durante i viaggi: un solo mese sembra più lungo di quattro mesi trascorsi a casa.
Viaggiare ha senso solo se si torna con una qualche risposta nella valigia.
Senza uscire dalla porta conoscere il mondo. Senza spiare dalla finestra vedere la via del cielo. Più lontano si va, meno si sa. Perciò il saggio non viaggia, eppure sa; non guarda, eppure comprende; non fa, eppure compie.
Nessuno comprende quanto sia stupendo viaggiare finché ritorna a casa ed appoggia la testa sul suo solito, vecchio e familiare cuscino.
Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso.
Non chiedete mai il vostro cammino a quello che sa. Potresti non perderti!
Rapiscimi, portami via, partiamo! A te, a te, tutti i miei ardori e tutti i miei sogni!