Esistono paure quante se ne possono inventare.— Giorgio Nardone
Esistono paure quante se ne possono inventare.
La psicoterapia è costruire realtà inventate che producono effetti concreti.
Se ci si preoccupa troppo di ciò che può venire dopo, lo si sta già realizzando.
Se non fai, sei colpevole perché non fai; se fai, sei colpevole perché fai, ma non come dovresti.
È solo la consapevolezza delle nostre risorse a renderci calmi, capaci di vivere serenamente.
Si è sconfitti solo quando ci si arrende.
Io ho paura di tutto, la subisco, sono il meno indicato a parlarne. Però so che non esiste una paura senza aggettivi, si ha paura sempre di qualcosa.
C'è un mucchio di gente, che, appena nasce, si prende paura, e rimane sempre con la paura di tutte le cose!
Se un uomo attraversa una stanza buia dove c'è una voragine, se ci passa a pochi millimetri, non c'è bisogno che sappia che c'è mancato un pelo a cascarci dentro. Non c'è bisogno di avere paura. Basta che le luci restino spente.
La paura è sempre inclinata a veder le cose più brutte di quel che sono.
La paura è una grande passione, se è vera deve essere smisurata e crescente. Di paura si deve morire. Il resto sono piccoli turbamenti, spaventi da salotto, schizzi di sangue da pulire con un fazzolettino. L'abisso non ha comodi gradini.
Nessuna passione priva la mente così completamente delle sue capacità di agire e ragionare quanto la paura.
Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.
Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
La paura è sempre una pessima consigliera.
Il coraggio è fatto di paura.