L'arte! L'arte! Che bella cosa questa vanità.— Gustave Flaubert
L'arte! L'arte! Che bella cosa questa vanità.
Chirurghi. Hanno il cuore duro: chiamarli macellai.
Perché voler essere qualcosa quando si può essere qualcuno?
L'arte! l'arte! che bella cosa questa vanità.
Eccezione: dite che "conferma la regola" ma non azzardatevi a spiegare come.
Non bisogna chiedere arance ai meli, sole alla Francia, amore alle donne, felicità alla vita.
Sotto alle più belle azioni ci è la vanità, come sotto a' più bei ricami ci è lo spago.
La vanità, insaziato cormorano, consumato tutto il resto, addenta le sue viscere.
Devo scacciare la vanità con la vanità.
Credilo fermamente: tutto è vanità quello che non conduce a santità.
La vanità è la passione dominante dell'uomo.
Dove ci conduce la vanità? Il savio ha mille ragioni quando afferma che la vanità è la nemica della felicità.
Siamo talmente vanitosi, che la stima di cinque o sei persone che ci stanno intorno, ci allieta e ci appaga.
In genere è consigliabile palesare la propria intelligenza con quello che si tace piuttosto che con quello che si dice. La prima alternativa è saggezza, la seconda è vanità.
La vanità sovente, come la gelosia, coincide con l'orgoglio.
Si è vanitosi per natura, modesti per necessità.