La felicità è il frutto finale e perfetto dell'obbedienza alle leggi della vita.
Molte persone hanno un'idea sbagliata di ciò che porta alla vera felicità. Essa non si raggiunge attraverso il piacere personale, ma attraverso la fedeltà ad un proposito degno.
Non importa quanto tardo, avaro o saggio sia un uomo. Egli sa che la felicità è indisputabilmente giusta.
Conoscere la storia della filosofia significa sapere che i più grandi pensatori della Storia, i profeti delle tribù e delle nazioni, sono stati ottimisti. La crescita della filosofia è la storia della vita spirituale dell'uomo.
La meravigliosa ricchezza dell'esperienza umana perderebbe qualcosa della gratificante gioia che dà se non ci fossero limitazioni da superare. Il momento del raggiungimento della vetta sarebbe enormemente meno meraviglioso se non ci fossero vallate buie da attraversare.
Una vita è felice non quando mancano, ma quando si conoscono le difficoltà.
La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è, o meglio, essere amati a dispetto di quello che si è.
È impossibile rinunciare alla felicità, si può solo se non la si è mai conosciuta.
Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati?
La felicità è cosa rara e preziosa, per questo ne siamo sempre in cerca.
Appena una persona mi dice, "mi hai reso felice! ", ti rende felice.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa, soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
La felicità in assoluto non esiste, essa è solo una momentanea sospensione dell'affanno.
La vera felicità non consiste in una moltitudine di amici, ma nel valore e nella scelta.
La nostra felicità dipende da quello che siamo, dalla nostra individualità, mentre per lo più prendiamo in considerazione soltanto il nostro destino, vale a dire ciò che abbiamo e ciò che rappresentiamo.
Nulla è più inabitabile di un posto dove siamo stati felici.