La pace non è una paradisiaca condizione originaria, né una forma di convivenza regolata dal compromesso. La pace è qualcosa che non conosciamo, che soltanto cerchiamo e immaginiamo. La pace è un ideale.
Nulla aveva consistenza, neppure il dolore.
È meglio subire un'ingiustizia che compierla.
Poter addormentarsi quando si è stanchi e poter deporre un peso che si è portato per tanto tempo, è una delizia, è un fatto meraviglioso.
Incominciai a capire che i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.
Quando un uomo rivolge tutta la volontà verso una data cosa, finisce sempre per raggiungerla.
Questi i risultati della pace e della libertà: lavorare e costruire per il bene degli uomini, di tutti gli uomini; non uccidere, distruggere e conquistare con la forza delle armi, ma vivere con il lavoro per la fratellanza e l'aiuto reciproco.
Il nostro piano di pace è un segreto militare.
La pace si trova dentro se stessi. La violenza provoca sofferenze, la pace si ottiene non pregando, ma si genera all'interno di sé e poi nella propria famiglia.
A volte la pace è più stressante che la guerra. Non spara nessuno. Tutti prendono la mira.
Chi vuol vivere in pace vede, soffre e tace con pazienza.
Beati i pacifici che, evitando malizia, orgoglio e ipocrisia, praticano la compassione, l'umiltà e l'amore.
Servire e far servire per primi i più sofferenti, è la sorgente della vera Pace.
Non è una colpa desiderare un attimo di pace almeno al tramonto della vita.
La pace del mondo si farà il giorno in cui le persone avranno cibo sufficiente per mangiare.
Chi vuole la pace, prepara la guerra!
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