Il vizio e la virtù sono dei prodotti, come il vetriolo e lo zucchero.— Hippolyte Taine
Il vizio e la virtù sono dei prodotti, come il vetriolo e lo zucchero.
Si studiano tre settimane, si amano tre mesi, litigano tre anni, si tollerano trent'anni; e i figli ricominciano.
Dare a una donna del raziocinio, delle idee, dello spirito, è mettere un coltello nelle mani di un bambino.
Si può paragonare abbastanza esattamente l'interno di una testa inglese a una guida Murray: molti fatti e poche idee.
Tra i venti e i trent'anni, l'uomo, con grande pena, strangola il proprio ideale; dopo di che egli vive tranquillamente; ma è la tranquillità di una ragazza madre che ha ucciso il suo primogenito.
Ho studiato molti filosofi e molti gatti. La saggezza del gatto è infinitamente superiore.
Non v'ha cosa che tanto noccia alla pubblica libertà quanto l'intiepidir la virtù nel cuore dei cittadini.
Il vizio è la virtù che ha perso la pazienza.
La virtù non ha padroni: quanto più ciascuno la onora, tanto più ne avrà.
L'unica ricompensa della virtù è la virtù.
Non c'è virtù così grande che possa essere al sicuro dalla tentazione.
Una virtù non è altro che un vizio che s'innalza invece di abbassarsi; e una qualità è un difetto che ha saputo rendersi utile.
Il moralista, impegnato a predicare la virtù, difficilmente troverà il tempo di praticarla.
Non c'è virtù che sia definitiva; tutte sono iniziali.
Tra gli uomini c'è una naturale aristocrazia i cui fondamenti sono la virtù e il talento.
Non si deve misurare la virtù di un uomo dalla sua eccezionalità ma nel quotidiano.