La felicità materiale riposa sempre sulle cifre.
Certi umili e modesti fiori sbocciati nel fondo di una valle possono morire se trapiantati troppo vicini alla volta del cielo, lì dove si formano le tempeste e il sole è ardente.
La gloria è il sole dei morti.
La morte è un sonno senza sogni e forse senza risveglio.
Il bruto si copre, il ricco e lo sciocco si adornano, l'elegante si veste.
Una delle sventure delle persone molto intelligenti è di non poter fare a meno di capire tutto: i vizi non meno che le virtù.
La miglior vendetta? La felicità. Non c'è nulla che faccia più impazzire la gente che vederti felice.
Appena una persona mi dice, "mi hai reso felice! ", ti rende felice.
Se la felicità consistesse nella sensualità, le bestie sarebbero più felici dell'uomo, l'umana felicità invece ha sede nell'anima, non nel corpo.
La felicità e la forza resistono soltanto in assenza di odio. Odiare da solo è la strada che porta al disastro. Amare è la strada porta alla forza. Amare nonostante tutto è il segreto della grandezza. E può ben essere il segreto più grande dell'universo.
E vaffanculo. È questa la parola che viene istintiva quando ti capita di sentirti inaspettatamente felice, tutt'a un tratto.
Ricchezza, fama, tutto puoi perdere, ma questa felicità nell'intimo del tuo cuore può soltanto velarsi, e si rinnoverà sempre finché vivrai. Finché puoi guardare il cielo senza timore, sappi che sei intimamente puro e che ridiverrai comunque felice.
La vera felicità è non aver bisogno di felicità.
Un uomo felice è troppo soddisfatto del presente per pensare molto al futuro.
Nessun essere umano può capire veramente un altro, e nessuno può fare la felicità di un altro.
La felicità non sta nell'assenza dei contrasti, ma nell'armonia dei contrasti. È questa armonia a essere costruttiva.