L’idea espressa afferma un legame profondo tra l’attenzione autentica verso gli esseri umani e la passione per la ricerca e la conoscenza. L’interesse per la scienza non nasce soltanto dalla curiosità intellettuale o dal desiderio di scoprire qualcosa di nuovo, ma trova la sua radice più vera in un sentimento di cura e rispetto verso la vita e la dignità delle persone. Quando il centro dell’agire umano diventa il bene dell’altro, lo studio non è più un esercizio sterile, bensì uno strumento per alleviare la sofferenza, migliorare le condizioni di esistenza e comprendere meglio ciò che rende l’uomo fragile e, nello stesso tempo, straordinario. In questa prospettiva, l’indagine razionale e metodica si trasforma in un atto di responsabilità morale. La conoscenza viene così orientata, guidata e, in un certo senso, purificata dall’intenzione di servire. Senza questo fondamento, anche la più grande scoperta rischia di restare vuota, mentre un cuore sinceramente rivolto all’altro rende ogni studio una forma concreta di dedizione e di amore.