A volte la crudeltà ti viene d'istinto. Non puoi esserne fiera, ma puoi sforzarti di rendertene conto.— Irvine Welsh
A volte la crudeltà ti viene d'istinto. Non puoi esserne fiera, ma puoi sforzarti di rendertene conto.
Devo creare un sistema o essere fatto schiavo dal sistema di un altro.
Se ti comporti con riserbo e decoro, la vita diventa una noia mortale. Se ti lasci andare, diventa squallida e patetica.
Lo dovevamo affogare nella saliva, il mondo.
Qualche volta penso che la gente comincia a bucarsi soltanto perché, senza neanche rendersene conto, ha una gran voglia di un po' di silenzio.
Ogni volta che ha dovuto scegliere tra l'uomo ragionevole e il pazzo, il mondo ha sempre seguito il pazzo senza esitare. Perché il pazzo lusinga quello che è fondamentale nell'uomo, le passioni e gli istinti; la filosofia non si rivolge che a ciò ch'è superficiale e superfluo: la ragione.
Al nostro istinto più forte, al tiranno che è in noi, non si sottomette solo la nostra ragionevolezza, ma anche la nostra coscienza.
L'istinto. Quando la casa brucia, si dimentica persino il pranzo. Sì, ma lo si va poi a estrarre dalle ceneri.
La parte logica della nostra mente, quella «superiore», che ci distingue dagli animali, può prevalere sul nostro istinto animale che esige ricompense immediate.
L'istinto è una cosa meravigliosa. [?] Non può essere spiegato, né dev'essere ignorato.
Gli istinti non tengono conto dei contratti o degli obblighi, se li tenti troppo.
L'amore fisico è un istinto naturale, come la fame e la sete, ma la permanenza dell'amore non è un istinto.
I nostri istinti sono come i topi che mangiano voraci i loro veleni sempre inseguendo il male che li asseta e, se bevono, muoiono.
Prima veniva l'azione. Credere al proprio istinto, e poi passare al giudizio razionale.