L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo.
La sofferenza è una specie di bisogno dell'organismo di prendere coscienza di uno stato nuovo che l'inquieta, di rendere la sensibilità adeguata a questo stato.
É più facile rinunciare ad un sentimento che perdere un'abitudine.
La felicità è un prolungamento, una moltiplicazione di noi stessi.
Una gran parte di quello che i medici sanno è insegnato loro dai malati.
Le prime apparizioni che fa nella nostra esistenza un essere destinato a incontrare più tardi il nostro favore assumono retrospettivamente ai nostri occhi un valore di avvertimento, di presagio.
Se un uomo è un uomo, non una pecora del gregge, v'è in lui un istinto di sopravvivenza che lo induce a battersi... anche se capisce di battersi a vuoto, anche se sa di perdere: don Chisciotte che si lancia contro i mulini a vento senza curarsi d'essere solo e anzi fiero d'essere solo.
E che è l'istinto se non lo specchio fedele, se non ciò che obbedisce in corrispondenza a tutte le manifestazioni della natura?
L'istinto della fuga esisterà sempre: anche se Pascal consigliava di passare la vita in una stanza.
Ogni potenza aumenta l'azione delle sue forze via via che ne accentra la direzione: è questa una legge generale della natura che si impone all'osservatore e che un istinto più sicuro ancora ha fatto conoscere anche ai despoti più mediocri.
Al nostro istinto più forte, al nostro interno tiranno, si assoggetta non solo la nostra ragione, ma anche la nostra coscienza.
Il subconscio è controllato dall'istinto di sopravvivenza e perciò spesso è piú razionale del pensiero cosciente.
Di regola le grandi decisioni della vita umana hanno a che fare più con gli istinti che con la volontà cosciente e la ragionevolezza.
Prima veniva l'azione. Credere al proprio istinto, e poi passare al giudizio razionale.
Se la nostra vita è in pericolo, sentiamo la necessità immediata di riprodurci.
I mercati sono mossi da spiriti animaleschi, e non dalla ragione.