L'immagine della morte è bastevole ad occupare tutto un intelletto.— Italo Svevo
L'immagine della morte è bastevole ad occupare tutto un intelletto.
Gran parte di quello che noi diciamo coraggio è l'esperienza e l'abitudine del pericolo.
La vita somiglia un poco alla malattia come procede per crisi e lisi ed ha i giornalieri miglioramenti e peggioramenti. A differenza delle altre malattie la vita è sempre mortale.
La malattia è una convinzione ed io nacqui con quella convinzione.
Si piange quando si grida all'ingiustizia.
Per essere creduto non bisogna dire che le menzogne necessarie.
L'esperienza è una scuola dove un uomo impara che grosso idiota è stato.
La condanna di ogni uomo è di conoscere il suo destino solo dopo che l'ha realizzato.
La religione è la coscienza di sé e la consapevolezza del proprio valore dell'uomo, il quale o non ha ancora acquistato la propria autonomia o l'ha già perduta.
Non ci si deve disperdere dietro ad alcun pensiero, ma solo stabilirsi nella distesa consapevolezza della propria condizione di seduti meditanti.
Consapevolezza del passato e curiosità per il futuro: l'unico modo per vivere bene il presente.
Cedo perché son piccino, ma non domando perdono perché ho ragione.
Se siamo in grado di raggiungere una comprensione di ciò che siamo realmente, non c'è rimedio migliore per eliminare ogni dolore. Questa è l'essenza di tutte le pratiche spirituali.
La vita dell'uomo consapevole è l'azione. Non è la vittoria che lo attira ma la battaglia, non è il risultato ma il processo. Egli nell'azione ritrova se stesso, si libera delle zavorre mentali, attiva i centri di pensiero.
L'unica via d'uscita è quella di riconoscere una realtà che viene prima di noi, prima di ciò che accade, prima del bene e del male che stiamo vivendo.
La Prima Illuminazione avviene quando ci rendiamo conto delle coincidenze che si presentano nella nostra vita.