Il mentitore dovrebbe tener presente che, per essere creduto, non bisogna dire che le menzogne necessarie.— Italo Svevo
Il mentitore dovrebbe tener presente che, per essere creduto, non bisogna dire che le menzogne necessarie.
La vita attuale è inquinata alle radici.
Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero arrivarci se la luce che ancora ne riverbera non fosse tagliata da ostacoli d'ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora.
È un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente.
Spiegare a qualcuno come è fatto, è un modo di autorizzarlo ad agire come desidera.
Quaggiù quando noi non ci vogliamo male ci amiamo tutti, ma però i nostri vivi desideri accompagnano solo gli affari cui partecipiamo.
Il mentitore è sempre un piccolo tattico, mentre chi evita di mentire segue una strategia.
Per essere creduto non bisogna dire che le menzogne necessarie.
Chi non sa mentire, crede che tutti dicano il vero.
Quando si ha abbastanza immaginazione per addurre delle testimonianze in appoggio a una menzogna, tanto vale dire subito la verità.
Le menzogne sono o mute o parlanti, e le mute sono più pericolose delle parlanti.
Nero su bianco: ora la menzogna si presenta così.
La coscienza dell'uomo non ha riposo se non nella verità. Chi mente, se anche non viene scoperto, ha la punizione in sé medesimo, egli sente che tradisce un dovere e che si degrada.
Mentire con garbo è un'arte, dire la verità è agire secondo natura.
In diplomazia, mentire è utile; in amore, necessario.
La menzogna diventa verità e passa alla Storia.