Il mentitore dovrebbe tener presente che, per essere creduto, non bisogna dire che le menzogne necessarie.— Italo Svevo
Il mentitore dovrebbe tener presente che, per essere creduto, non bisogna dire che le menzogne necessarie.
È più difficile apparire indifferente quando non lo si è, che appassionato essendo indifferente.
È proprio la religione vera quella che non occorre professare ad alta voce per averne il conforto di cui qualche volta - raramente - non si può fare a meno.
Le donne sono sempre povere di parole precise.
Non bastano le disgrazie a fare di un fesso una persona intelligente.
Fuori della penna non c'è salvezza.
Dopo aver mentito occorre buona memoria.
Certe volte la gente mente soltanto tacendo.
L'uomo si distingue dal resto della natura soprattutto per uno strato gelatinoso di menzogna che lo avvolge e lo protegge.
La coscienza dell'uomo non ha riposo se non nella verità. Chi mente, se anche non viene scoperto, ha la punizione in sé medesimo, egli sente che tradisce un dovere e che si degrada.
La verità esiste, non s'inventa che la menzogna.
La menzogna diventa verità e passa alla Storia.
La fronte, gli occhi, il volto molto spesso mentono; le parole spessissimo.
Non ho nulla contro la menzogna, ma odio l'imprecisione.
Si mente nella vita, non nel racconto che se ne fa.
L'arte di vivere è l'arte di saper credere alle menzogne.