Non servitevi dunque di questo termine così nobile, ideale, quando per dire la stessa cosa abbiamo nella lingua di tutti i giorni un'espressione eccellente: menzogna.
Una moglie non è chiamata a giudicare, a essere il giudice del proprio marito.
Il vero spirito di rivolta consiste nell'esigere la felicità qui, in questa vita.
Mai prendere a prestito. Fondarsi sui debiti, sui prestiti, pregiudica la libertà, e quindi anche la bellezza di una famiglia.
Qual è il primo dovere dell'uomo? La risposta è breve: essere sé stesso.
Non ci può essere libertà o bellezza nella vita quotidiana se questa dipende dai prestiti e dai debiti.
La verità, come la luce, acceca. La menzogna invece è un bel crepuscolo, che mette in risalto tutti gli oggetti.
In diplomazia, mentire è utile; in amore, necessario.
La verità è una; ma innumerevoli sono le menzogne che ne usurpano il nome, il volto, la voce, le vesti e l'andatura.
Per essere creduto non bisogna dire che le menzogne necessarie.
Mentire è un difetto in un ragazzo, un'arte in un amante, una conquista in un scapolo, e una seconda natura in un uomo sposato.
Talvolta, la menzogna dice meglio della verità ciò che avviene nell'anima.
Mentire con garbo è un'arte, dire la verità è agire secondo natura.
Il mentitore dovrebbe tener presente che, per essere creduto, non bisogna dire che le menzogne necessarie.
Le menzogne sono o mute o parlanti, e le mute sono più pericolose delle parlanti.
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