Spesso, mentire è carità.
Nel silenzio si cerca di capire.
Silenzio come pienezza, non povertà. Dal silenzio nasce sia l'attesa che l'appagamento.
Davanti a uno che muore, la parola vivere suona oscena.
Non capisco come si possa essere gente annoiata e gente spensierata. Sono gli stessi, forse.
La morte è il riconoscimento della fraternità, della comune natura filiale. Forse è la strada per accogliere l'idea di creazione divina che mi riesce tanto difficile.
La menzogna non è nel discorso, è nelle cose.
La menzogna non può esser contenuta se non in un vaso di verità. La stessa menzogna è un omaggio alla verità, perché tanto è migliore quanto più è verosimile.
Non ho nulla contro la menzogna, ma odio l'imprecisione.
La menzogna diventa verità e passa alla Storia.
Chi non sa mentire, crede che tutti dicano il vero.
La menzogna, per quanto sia astuta, alla fine si rompe le gambe. Se non vuoi esser veridico per bontà, impara ad esserlo per accorgimento.
C'è chi non è capace di mentire. Io invece sì, ma non lo faccio. I miei principi sono più elevati e nobili.
In diplomazia, mentire è utile; in amore, necessario.
La coscienza dell'uomo non ha riposo se non nella verità. Chi mente, se anche non viene scoperto, ha la punizione in sé medesimo, egli sente che tradisce un dovere e che si degrada.
Qualsiasi imbecille può dire la verità, ma è necessario un uomo di senno per saper mentire bene.