Spesso, mentire è carità.— Lalla Romano
Spesso, mentire è carità.
Si parla di amicizia quando c'è una certa comunione, affinità di gusti e si sta bene insieme. Ci sono amicizie che possono avere dei limiti. La vera amicizia, credo, sia abbastanza rara. Considero amici solo quelli che in qualche modo mi sono stati maestri, perché mi hanno insegnato qualcosa.
Quando si è sordi, si sentono suoni e rumori che non ci sono.
La sapienza è qualcosa di superiore alla filosofia, non so se in senso religioso, ma essa è per me il massimo che possa esserci nell'uomo.
Il materialismo non è meno nobile dello spiritualismo; anzi, di più perché non pretende di esserlo.
Davanti a uno che muore, la parola vivere suona oscena.
Qualsiasi imbecille può dire la verità, ma è necessario un uomo di senno per saper mentire bene.
Non servitevi dunque di questo termine così nobile, ideale, quando per dire la stessa cosa abbiamo nella lingua di tutti i giorni un'espressione eccellente: menzogna.
L'uomo onesto mente dieci volte al giorno, la donna onesta venti volte al giorno, l'uomo di mondo un centinaio di volte al giorno. Non si è mai stati in grado di contare quante volte al giorno menta una donna di mondo.
Il mentitore è sempre un piccolo tattico, mentre chi evita di mentire segue una strategia.
Certe volte la gente mente soltanto tacendo.
Ciò che la gente chiama insincerità è semplicemente un metodo col quale noi possiamo moltiplicare le nostre personalità.
L'uomo si distingue dal resto della natura soprattutto per uno strato gelatinoso di menzogna che lo avvolge e lo protegge.
Non è bello dire menzogne, ma quando la verità potrebbe portare terribile rovina, allora anche dire ciò che non è bello è perdonabile.
Le menzogne sono sempre state considerate dei necessari e legittimi strumenti non solo del mestiere del politico o del demagogo, ma anche di quello dello statista.
La fronte, gli occhi, il volto molto spesso mentono; le parole spessissimo.